SIX
PEOPLE AND ONE CAMPER "ARIZONA ED UTAH A MODO NOSTRO"
di Giovanna
Castoldi
Pare che
questo sia l'anno dell'America. Di sicuro non sapevo che
saremmo stati tanto alla moda quando ho proposto per il
mese di agosto un viaggio alternativo al solito mare. La
colpa è stata della Pia che a gennaio ha esordito
dicendo che si era stufata della vacanza in roulotte a
Vieste . âCosa mi proponi ?
âdice lei .beh, âcampeggio per
campeggioâ, dico io, âun giro
in America in camper â.la perplessità
non è poca, ma ci convinciamo a vicenda e la ricerca
comincia.
L'idea dei parchi americani in camper stava su un vecchio
giornale di turismo, tenuto da parte in attesa dell'occasione
buona e voilà .
I giorni sarebbero stati solo una decina, per cui
importante era trovare un buon volo che ci portasse il
più vicino possibile alle nostre mete. A febbraio si
scopre un Milano âPhoenix della British via
Londra con un buon prezzo : 664,00 .si compra il
biglietto in base alle ferie di Roberto dal 17 al 28
agosto, non via internet, ma dall'agenzia Happy World di
Voghera www.happyworldviaggi.com
che oltre a farci lo stesso prezzo , ci tiene bloccati i
biglietti per 10 giorni e ci stipula anche la polizza
annullamento
Subito mi accorgo della difficoltà di noleggio di
un camper in Phoenix. Mica siamo a San Francisco o Los
Angeles!!! Dopo un po' di ricerche e tante incertezze,
stipulo il contratto per un 29â da 7 posti
con www.rv4rent.com al costo di $ 2.335,00 .E'anche
l'unico che si dichiara disponibile al ritiro del mezzo
in domenica giorno del nostro volo di rientro per l'Italia.
In sei mesi di ricerche fatte da un' attenta lettura
della guida Routard âUSA Ovest I parchi
nazionaliâ e di una quantità di diari
di viaggio incontrati navigando in internet nonchè di
1000 domande rivolte agli amici dei vari forum di :
www.45parallelonord.com
www.americaontheroad.com
www.ilgiramondo.net
www.tipadvisor.com
pianifico il più possibile il nostro viaggio e all'alba
del 17 agosto partiamo in 6 + 6 valigie: io , Roberto,
Pia e suo marito Pietro, Lorenza e Paola. Il team è lo
stesso collaudato nel viaggio in Venezuela lo scorso anno.
Dopo un viaggio estenuante per i controlli a Londra e le
ore di attesa noi 6 arriviamo, i bagagli no. o, almeno, 2
no! Si è verificato quello che temevo fin dall'inizio.
Fortuna che avevamo diviso vestiti e accessori nelle
varie valigie, così da tentare di assicurarci la
sopravvivenza. Denuncia al banco British e assicurazione
che i bagagli ci avrebbero raggiunto nel nostro tour ( ma
chi ci crede???) e omaggio di 2 carte di credito da 50$
una delle quali non funzionante (ma ce ne saremmo accorti
solo il giorno dopo!). La ricerca e la denuncia dei
bagagli smarriti ci ha portato via un buon paio d'orealtro
che bagno nella piscina dell'hotel! Sicura che lo shuttle
della Quinta Inn prenotato tramite www.expedia.it , non sarebbe stato ad
aspettarci all'uscita, chiedo a Ron , simpatico addetto
al banco informazioni del terminal 4 , di mettersi in
contatto con il nostro hotel. Ben conscia del mio pessimo
inglese , cerco di capire qualcosa parlando al telefono
con la reception dell'hotel, ma è davvero troppo!!!!
Comunque Ron ci aiuta e riusciamo a raggiungere l'uscita
del terminal per aspettare lo shuttle compreso nel prezzo
pari a 104,00 per 2 camere triple con colazione a
buffet, utilizzo di internet gratuito e telefonate urbane
free.
Il caldo è tanto, nonostante siano ormai quasi le 8 di
sera ..Arrivati in hotel, ci ficchiamo in camera,
adattiamo l'aria condizionata alle nostre esigenze e ci
facciamo il primo caffè americano con la macchinetta in
dotazione e dopo una sana doccia tentiamo di dormire (
cosa quasi impossibile vista la diversità di fuso.).
18/8/06
è il mio compleanno! Dopo una bella colazione e la
telefonata per sollecitare il bus che, secondo gli
accordi presi con il noleggiatore ,avrebbe dovuto
arrivare alle 8 per portarci per 50$ a ritirare il camper,
alle nove compare una limousinebella, anzi bellissima.peccato
che noi siamo in 6 e un pulmino sarebbe stato sicuramente
più adeguato! Ci adeguiamo noi e viste le nostre stazze
non proprio da americani , riusciamo ad entrare tutte
nella lincoln con i vetri scuri per farci sti 30 minuti
di trasferimentoEric ci aspetta a Peoria, per consegnarci
il camper ( ma ci sarà ????) .Durante il tragitto
incominciamo a prendere confidenza con le superstrade
americane e con la mancanza assoluta di indicazioni
logistiche. Meno male che nella preparazione del viaggio
ho tenuto conto di questo e ho studiato su www.mappquest.com ogni spostamento e stampato gli
itinerari. Dopo circa mezz'ora arriviamo a Peoria : il
posto esiste davvero!
Alle 11,00 , dopo un'ora buona di sudate spiegazioni sul
funzionamento di scarichi, generatore, pompe e
rifornimento, con l'augurio di âgood
luckâ da parte di Eric partiamo per l'
AVVENTURA.
La meta finale del primo giorno è il Canyon di Chelley a
355 miles da Phoenix. Dopo 3 ore ci fermiamo a Hollbrook
per il primo hamburger $ 12 in due con ripetuto
rifornimento di coca-cola per proseguire velocemente alla
volta della Petrified Forest. Ci entriamo da sud, facendo
il nostro National Park Pass $ 50 valido fino ad agosto
del prossimo anno per l'ingresso in tutti i parchi
statali. Ci fermiamo per un rapido trail al Giant Logs
che ci da la possibilità di vedere alcune dei più
grandi tronchi pietrificati di tutto il parco.
Pia è entusiasta e pensa a come impostare una lezione ai
suoi alunni. All'altezza del Painted Desert riprendiamo
la statale 40. E' sera quando arriviamo al campground
Cottonwood nel canyon de Chelley. Il pernottamento è
gratuito . Improvvisiamo una cena con le buste knorr
portate dall'Italia e la torta di compleanno che Eric ci
ha fatto trovare in frigorifero. Non manca neanche l'
âAstiâ spumante. Auguri!!!!!
19/8/06
Ci svegliamo alle sei e dopo la colazione ci dirigiamo
subito al canyon per la discesa alla White House.
Questo trail è l'unico permesso in forma autonoma. Per
avere una visione più complessa del territorio indiano,
bisogna rivolgersi al Visitor center e aggregarsi a
qualche tour organizzato. Il trail ci porta via 2 ore tra
discesa e risalita e consiglio vivamente di farlo quando
il sole non è ancora alto..Proseguiamo la visita del
Canyon dall'alto, percorrendo tutto il south rim e
fermandoci ai vari view point. A mezzogiorno facciamo
tappa al Basha's di Chinle per rifornire il nostro
frigorifero. Il supermercato è pieno di indiani e noi
sembriamo davvero gli unici turisti lì dentroc'è anche
un reparto di gastronomia e non manca il chicken arrosto.
Pietro è a posto,noi non disdegnamo!Riprendiamo la
strada che si snoda sinuosa in mezzo alla valle e alle
17,30 entriamo nella Monument pagando una tassa d'ingresso
di 5$ pro-capite e prenotando il posto nel campground
annesso per la modica cifra di $ 10 . Le docce si pagano
a parte 1$ a testa.
Decidiamo di percorrere le 17 miglia della pista sterrata
all'interno della Monument con il nostro camper e
restiamo dentro fino alle 20,15 godendoci il tramonto dal
John Ford mentre ci facciamo un aperitivo.
La notte al campeggio è magicasotto il manto di stelle e
una luminosissima via lattea riusciamo a dormire nel più
assoluto silenzio fino alle 6,15 del
20/8/06 ora del sunrise .
L'alba appunto, non si può perdere. Anche perchè qui, a
differenza che in altri Canyon, il vederla non comporta
scarpinate o utilizzo di mezzi per raggiungere un punto
panoramico. Qui basta affacciarsi al finestrino del
camper e ci sei in mezzo
alle 8,40 partiamo alla volta di Canyonlands the Needles.Alle
11,40 siamo alla partenza del trail di Cave Spring. Ci
mettiamo circa 1ora e mezza per percorrere questo
divertente sentiero sotto gigantesche pietre a forma di
funghi e con un bellissimo panorama su buona parte del
immenso canyon.
Davvero Canyonlands lascia quasi senza fiato per quanto
è grande! Raggiungiamo il Big Spring canyon overlook, ma
evitiamo di scendere lungo il loop visto il caldo del
primo pomeriggio. Pranziamo nella vicina area di sosta
con una bella insalata. Dopo avere fatto il giro del
canyon ripartiamo alla volta di Moab dove pernottiamo al
campground Slickrock www.slickrockcampground.com per 42$. Direttamente tramite
la reception prenotiamo per il giorno dopo il raft sul
colorato al costo di $ 42 a persona per mezza giornata. A
cena ci permettiamo il ristorante da Bucks Grill House (
proprio attaccato al campeggio) dove lavora uno dei 10
miglior giovani chef degli stati Uniti ( così almeno
dice la Routard). In effetti le bistecche, in particolare
quella di bufalo, sono davvero gustose e il conto non è
affatto salato ! $ 160 per 6 persone.
21/8/06
alle ore 8 siamo pronti per essere prelevati dal bus dell'agenzia
www.adrifit.net ( $ 36 + tax) che ci porta all'ufficio
dove altri sono già imbragati nei salvagenti per
quella che dovrebbe essere un'avventurosa discesa del
fiume.
Di fatto di avventuroso non ha proprio niente, ma i
panorami lungo il corso del Colorado sono estasianti (
parola del Robi). L'escursione termina alle 12,30 ,
recuperiamo il camper e affamati ci fondiamo da Denny's
per pranzo leggero a base di panini di pollo e insalate.
Alle 15,30 siamo al primo trail nel parco di Arches. Con
brevi hike raggiungiamo il Balanced Rock e Windows
Section. Lasciamo per ultima la salita al Delicate Arch
che ci impegna per un'ora. E' piuttosto faticosa anche
perchè fa ancora caldo. Giunti in cima il panorama è
davvero mozzafiato. Siamo in compagnia di diverse altre
persone e tutte in attesa di vedere il tramonto davanti
ad uno degli archi più fotografati
La discesa all'imbrunire ci impegna solo 35 minuti . La
giornata è stata intensa . Ripernottiamo allo Slickrock,
dal momento che il campeggio di Arches è al completo.
Forse non è un male, visto il caldo di quel parco.
Possiamo almeno godere della piscina , dell'idromassaggio
e di una doccia calda , mentre Pietro scola spaghetti
made in italy!
22/8/06
il camper si mette in moto piuttosto presto e alle 6,50
entriamo nuovamente al National Park di Arches .
Tristemente consumiamo una colazione a base di succo di
frutta e cereali, piangendo la morte della caffettiera di
Pia giunta fino a qui nell'unico suo bagaglio superstite..di
fatto Pietro si è dimenticato di riempirla la sera
precedente , ma ugualmente è stata messa sul fuoco per l'indispensabile
caffè mattutino .Ha così miseramente finito i suoi
giorni sulla cucina a gas di un camper in America.
In programma per la mattinata il Double Arch. Questo loop,
lungo circa 4 miglia , permette di vedere diversi archi
che si trovano sulla strada e alla fine del percorso,
dopo aver superato nonostante le vertigini di Pia qualche
passo appena un po' difficile, eccolo lì, il Double Arch.mi
viene da chiedermi se abbiano girato qui qualche ripresa
dei film di indiana Jones.
E' sicuramente un trail da fare al mattino, perchè il
tragitto è per buona parte in ombra e la temperatura
abbastanza clemente a mezzogiorno, al termine della
nostra escursione, il parcheggio è pieno di auto e
campernon invidiamo certamente i turisti arrivati adesso!
Per il pomeriggio abbiamo previsto la visita di Island in
the Sky, la parte di Canyonlands più vicina ad Arches.
Il tempo si è un po' guastato, ma riusciamo lo stesso a
percorrere tutto il canyon stupendoci nuovamente della
maestosità dei paesaggi. Ci concediamo un piccolo
trail per arrivare fino a Upheavel Dome a quello che si
pensa essere il cratere lasciato da un meteorite e poi ci
lasciamo affascinare dal panorama sul White Rim, percorso
una volta da mandrie di mucche guidate da mitici cowboys
alla ricerca di più verdi pascoli, e ora solcato da
sporadiche jeep di turisti alla ricerca del brivido. In
lontananza , il cielo sopra l'immensa vallata , è
percorso da qualche lampo argentato.sulla stessa strada
per Canyonlands c'è un piccolo parco il Dead Horse e,
vista la stanchezza , chiediamo al ranger di guardia all'ingresso
se sia possibile pernottare nel campeggio. Con aria
davvero felice il ranger dice che
âsìâ , â è
possibileâPaghiamo al visitor center 15$
comprensivi della tassa d'ingresso ( qui non vale il
national pass) per pernottare in questo pulitissimo
campeggio. Peccato per il tramonto sull'anfiteatro di
questo piccolo canyon. Il cielo appena coperto, non
permette di apprezzare al meglio il panorama sui due
fiumi sottostanti, il Colorado e il Green River, ma anche
così riusciamo a percepire la pace del posto..
23/8/06
oggi tappa di trasferimento attraverso quella che viene
definita una della più belle strade d'america la scenic
view UT 12. Partiamo con calma alle 9,30 dopo aver
approfittato dei telefoni del parco. Durante il viaggio
è pressochè impossibile rimanere in contatto telefonico
con le famiglie a casa. Nelle vaste distese e nei canyon
i cellulari non prendono e così utilizziamo i telefoni
pubblici. Utile la carta prepagata Columbus del costo di
12 che abbiamo acquistato in Italia e che ci
permette 120min di conversazione con telefoni fissi. A
Torrey ci fermiamo a mangiare al Capitol Reef Inn &
Cafè dove spediamo 85$ . Piatto forte, o meglio sarebbe
dire sandwich forte ,la trota più o meno affumicata
proveniente dal vicino allevamento. Capiamo gran poco di
quello che ci dicono, e scegliamo dal menù in base al
nostro istinto.tutto sommato, non male. Il resto della
strada che ci porta fino a Tropic è simile alle nostre
strade di montagna. Ecco cosa intendevano per scenic view.ci
sono punti in cui mi sembra davvero di essere a casa, su,
su per i tornanti delle nostre valli in alta montagna.
Incontriamo spesso cerbiatti e daini , e poi cavalli,
fattorie e mucche al pascolo.
Arriviamo al Bryce canyon un po' in ritardo sulla mia
tabella di marcia, sono le 17,30 e dopo un simpatico
approccio con una delle ranger del parco, decidiamo di
pernottare al Sunset Campground che paghiamo con il
sistema della busta. Trovato il posto che fa per noi,
deponiamo nella cassetta all'ingresso del camping la
busta con dentro il costo del pernotto : 10$. Il camping
è senza luce e dopo le 8 non si può usare il generatore
, ma noi ci uniformiamo volentieri alle regole del
silenzio. Anche qui, come ovunque i bagni sono puliti , c'è
acqua potabile e non lontano, al General Store è
possibile fare docce, scaricare e caricare l'acqua del
camper. Percorriamo a piedi un tratto del rim che
costeggia l'anfiteatro, rosseggiante dei colori della
sera , mentre orde di turisti ( per lo più italiani)
scattano fotografie e ciarlano tra loro. Ma dopo il
tramonto il Bryce è tutto nostro..Appena discosta dal
camper una famigliola di cerbiatti cena indisturbata
brucando l'erba umida. Le stelle nemmeno si vedono,
nascoste così come sono dal folto della foresta.
24/8/06
accompagnati dagli scoiattoli che scorazzano sugli alberi
e dagli uccellini che fanno colazione con le briciole che
abbiamo lasciato la sera prima, ci prepariamo per
scendere nel canyon. Abbiamo pensato di combinare il
Navajo Trail con i Queen's Garden ( 4,6 km)partendo dal
Sunset Point per risalire dal Sunrise Point.
L'intero percorso ci porta via un'ora e mezza, in mezzo
ad un panorama davvero entusiasmante. Forse il Bryce è
il parco che ci è più rimasto nel cuore e sicuramente
vale la permanenza anche di oltre una notte..con il
camper arriviamo fino al paria View Point, dove la
segnaletica indica
l'altitudine : mt. 2700 !
Alle 10, 45 usciamo dal parco per dirigerci verso Page.
Non abbiamo inserito in questo viaggio lo Zion Park, che
pure è molto vicino al Bryce, in quanto abbiamo ritenuto
che avremmo dovuto visitarlo troppo di fretta, mentre ci
sembra che questa zona sicuramente meriti un futuro più
attento passaggio..
Prima di arrivare alla cittadina di Page, il nostro
itinerario prevede la sosta a Lone Rock, un grosso
scoglio che spunta isolato nell'acqua del lago Powell
circa 4 miglia prima della marina. Alle 13,30, orario in
cui arriviamo, credo ci siano circa 50 ° !!!!
temperatura ideale per un bagno
Il pranzo però lo consumiamo all'interno del camper con
l'aria condizionata. Credo sia questo il posto più caldo
che abbiamo incontrato in tutto il viaggio. Escluso
proprio di campeggiare qui. Dopo esserci fermati per
qualche foto allo Scenic View , ripartiamo alla volta
della diga di Glen Canyon che però possiamo vedere solo
dall'esterno, visto che alle 15,30 sospendono le visite
guidate (gratuite) per il âsopraggiungere di
condizioni metereologiche avverse â . Così
ci dicono gli addetti ai lavori, di fatto 4 gocce d'acqua
anche da fuori comunque la diga è imponente
In anticipo sulla tabella di marcia, ci dirigiamo al Page
Lake Powell Campground www.campground.page-lakepowell.com dove con 21$ di pernottamento
possiamo utilizzare anche la piscina coperta e la vasca
idromassaggio ; ne approfittiamo, intanto che fuori piove.
Passiamo il resto del pomeriggio a fare shopping e a
valutare dove cenare. Alla fine, anche su consiglio di
una famigliola francese, decidiamo per la Steack House
sulla North Lake Powell Blv, dove spendiamo 152 $ per 6
magnifiche bistecche, zuppa di fagioli, buffet di verdure
e 5 birre. Decisamente ottimo!!!
25/8/06
questa mattina è dedicata all'Antilope Canyon. Abbiamo
prenotato l'escursione per le ore 11,30 via internet dal
sito www.antilopecanyon.com al costo di 28 $ così ce la
prendiamo comoda. Possiamo anche andare al fornitissimo
supermercato dei Page e fare l'ultima spesa. Alle 11
siamo davanti all'ufficio in Lake Powell Boulevard per
essere prelevati dai camion dell'agenzia. Era anche
possibile arrivare direttamente all'ingresso del canyon ,
lasciare lì il camper ed entrare con i navajo, ma
temendo di non trovare posto nei tour del mattino,
abbiamo preferito prenotare. Non so se sia stato un bene,
vista l'organizzazione della gita. Sicuramente suggestivo
il canyon, giusta la luce ( si deve essere nel canyon tra
le 11,30 e le 14 quando i raggi del sole entrando quasi
perpendicolarmente conferiscono al posto una suggestione
particolare), decisamente troppa la gente..
Lasciamo la piacevole cittadina di Page dirigendoci sulla
89 verso Flagstaff. All'altezza del miglio 545, una
grande P bianca dipinta su una roccia indica che si è
all'altezza dell'Horseshoe Bend. Il belvedere a picco sul
Colorado è raggiungibile dal parcheggio con una
camminatina di circa 20 minuti che decidiamo di farci
dopo pranzo.
Altra idea non molto felice, vista la temperatura
sopravviviamo e alle 15,40 ripartiamo alla volta del
Grand Canyon dove abbiamo prenotato via internet dal sito
http://reservations.nps.gov/ campeggio per questa notte al
Mather Village, costo 18 $. Entrando nel parco da est,
percorriamo tutta la Desert View fermandoci per il
tramonto al Lipan point . La vista qui, come in ogni
altro punto, ci fa sentire l'immensità del canyon.
Aspettiamo con fiducia che il sole esca dalle nubi per
permetterci le immancabili foto del tramonto sul Grand
Canyonnon siamo tanto fortunati, ma in compenso non siamo
nemmeno fotografi professionisti e fortunatamente non
dipende dal tramonto sul gran canyon la nostra paga!!!
Arriviamo all'ingresso del campeggio che è già
buio e sotto una inaspettata fitta foresta , accendiamo
il fuoco nel barbecue di cui è dotata ogni piazzola per
cuocere le bistecche che abbiamo comperato nel
supermercato di Page. Ottime!!!
Siamo piuttosto stanchi e di comune accordo decidiamo che
possiamo lasciare ad altri la visione dell'alba per il
giorno dopopertanto il
26/8/06
ci alziamo tardi (!) sono le 8 quando spostiamo il camper
e lo parcheggiamo davanti alla Stazione Ferroviaria del
Village. Ci incamminiamo lungo il South Rim trail che
percorriamo per buona parte a piedi. Il sentiero non è
difficile ed è bello camminare costeggiando il canyon .
Per il ritorno utilizziamo lo shuttle gratuito sia la
linea rossa che la linea verde verso Kaibab che a dire la
verità non ci entusiasma più di tanto. Ritorniamo
alla stazione attraverso un sentiero pedonale che passa
in mezzo al Village ombreggiato da piante ad alto fusto.
E' questo che più ci ha sorpreso nel Grand Canyon : la
presenza di boschi e di tanto verde, mentre solitamente
viene fatta vedere solo la parte rocciosa e desertica del
canyon. Arriviamo alla stazione giusto in tempo per
vedere arrivare anche il treno a vapore. Dopo il pranzo
partiamo alla volta di Sedona uscendo dalla parte Sud del
parco. Percorriamo ancora la 89 attraversando la zona di
Oak Creek. E' davvero una bella vallata, in mezzo a
foreste con un'infinità di sentieri, paragonabile
sicuramente alle nostre montagne, e forse proprio per
questo ,per noi un po' meno entusiasmante dei paesaggi a
cui ci ha abituato la vista dei parchi visitati in
precedenza. In fondo alla vallata, nuove rocce rosse,
culminanti nel Red Rock Mountain contornano la cittadina
di Sedona.
Ci piacerebbe fermarci, ma è piuttosto tardi e dobbiamo
cercare il nostro ultimo campeggio. Per l'ultima notte
non badiamo a spese e pernottiamo al Lo-Lo-Mai Springs
Campground www.lolomai.com a 10 miglia a SO di Sedona. Il
campeggio è delizioso, in riva al Verde River, con
piazzole attrezzate , laghetto artificiale in cui
sguazzano grasse oche , piscina e bungalow. Spendiamo 53$
, ma l'aria che si respira ci fa sembrare di stare dentro
una fiaba di altri tempi.
E' la nostra ultima seraceniamo pantagruelicamente con
tutto quello che abbiamo ancora nel frigorifero
27/8/06 è l'ultimo giorno e ce la prendiamo con calma.
Dopo aver preparato i bagagli, alle 10,30 partiamo alla
volta di Phoenix per riconsegnare il camper. Per strada
nessun intoppo e, grazie anche alla memoria fotografica
di Lorenza che viene in soccorso alle indicazioni
stampate sul mio cartaceo, alle 12,30 siamo a Peoria.
Giusto in tempo per rifornire il camper di benzina (
dobbiamo lasciarlo con il serbatoio pieno, come l'abbiamo
trovato) e rifornire il nostro stomaco dell'ultimo
hamburger made in Usa ( di cui a dire la verità
non abbiamo proprio abusato). Ad aspettarci un incredulo
Eric : ce l'abbiamo fatta ! ele due valige mancanti
consegnate dalla British appena 3 giorni prima
In 10 giorni abbiamo percorso 1821 miglia spendendo 636 $
di benzina.
Per un viaggio in America, davvero abbiamo fatto poche
miglia, ma l'intento di questo viaggio era quello di
cercare di vivere il più possibile i posti che avremmo
visitato. Ci siamo ragionevolmente riusciti.
Abbiamo pranzato in ristoranti 4 volte per 457 $ e
dormito 9 volte in campeggio per 154 $.
Il costo complessivo del viaggio pro-capite, comprensivo
del biglietto aereo è stato di circa 1300 euro.
P.S. dopo un accurato trattamento del Pietro, a base di
non si sa quale acido e formula magica , la caffettiera
è risorta, come nuova.
Pronta per la prossima AVVENTURA.
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