SIX
PEOPLE ONE CAMPER - ANOTHER ONE
Wyoming e South
Dakota 18-29 agosto 2007
di Giovanna
Castoldi
Dopo la bella vacanza
dello scorso anno, ci è rimasta la voglia di ripetere
lesperienza del tutti insieme in camper
unaltra volta. Lequipaggio è lo stesso
tranne Lorenza , in defezione in quanto obbligata ad un
viaggio in Australia per incontrare la figlia Silvia
momentaneamente là emigrata, sostituita da Federica :
gli altri i soliti Gio, Robi, Pia, Pietro e Paola.
Il desiderio di spazi aperti e di contatto con la natura
ci portano a scegliere la nostra meta principale :
Yellowstone! Litinerario sarà circolare : denver-yellowstone-cody-badlands-blackhills-custer
state park-denver.
Il costo complessivo pro capite della vacanza è stato di
1300 compreso il biglietto aereo comperato da
british via internet nel mese di dicembre a 650.
In dettaglio per 13 giorni in suolo americano abbiamo
speso:
Camper El Monte 31 Slide Out noleggiato via
internet tramite www.campervans.com 1800 . Gentilissima la
responsabile Jackie con cui ho scambiato circa 50 e-mail
prima di giungere alla definizione del tutto. Molto meno
efficiente il responsabile del deposito di El MONTE Rv a
Denver c/o On wheels rv in 6570 N.Federal Blvd che, ci ha
fatto perdere una giornata sulla ns tabella di marcia dal
momento che gli ho imposto la pulizia di un camper
veramente sporco e la fornitura di tutti i kit personali
pagati. ( se non avessimo controllato, sarebbero mancati
cuscini, lenzuola, piatti e posate, non potevo sapere al
momento della consegna che ci sarebbero state anche
infiltrazioni dacqua durante gli acquazzoni
.).
Sicuramente lanno scorso ci eravamo trovati molto
meglio noleggiando dal piccolo Eric Soper a
Phoenix www.rv4rent.com che insieme alla moglie Lynn ci
avevano accolto per la prima volta in suolo americano.
Spese ai supermercati $333
Benzina per nutrire la bestia $980
Pernottamenti in hotel e campeggi $ 449,84
Nel diario la specifica in dettaglio anche degli altri
costi ( biglietti di ingresso a siti e musei, etc.)
Per lorganizzazione sono stati utilissimi i
consigli delle mitiche guide del forum sez. USA del sito www.forumviaggiatori.com ( grande in tutti i sensi Marco
di www.vacanzeinamerica.net e ale74 )e gli interventi di
tutti i viaggiatori
Lutilizzo del forum( in inglese) di www.tripadvisor.com
Lo scambio di opinioni dal sito www.americaontheroad.it
I siti dei parchi nazionali americani www.nps.gov e www.custerstatepark.com che mi hanno aiutato per le
cartine , gli orari e i trail
Il sito www.travellersonline.net dellamico Giulio con cui
condividiamo, credo, lamore per gli spazi aperti e
il rapporto con la natura
Il sito www.mapquest.com per gli itinerari stradali ,(
abbastanza attendibili le distanze calcolate e i tempi di
percorrenza ) i supermercati lungo gli itinerari, i
ristoranti e i campeggi.
La guida Routard sui parchi dellovest, almeno per
la prima parte del viaggio.
Oltre che a ore e ore passate a leggere notizie su
internet !!!!
Quello che segue è il lunghissimo diario dei nostri 13
giorni in camper passati tra wyoming e south dakota fra
paesaggi e natura che non potremo facilmente dimenticare.
Più che le notizie su località e monumenti
nellestensione del termine, rintracciabili su
qualsiasi guida, ho cercato di attenermi alla descrizione
dei percorsi, dei tempi di percorrenza e durata,prima di
tutto per non cancellare dalla mia memoria un viaggio
tanto impegnativo dal punto di vista della preparazione
quanto semplice da affrontare una volta sul campo e in
secondo luogo con la presunzione di poter far ingolosire
qualcuno a tentare questo approccio ai parchi che per noi
europei rappresenta leccezionalità, per gli
americani la quotidianità.
16/8 partiamo da malpensa alle 12 e puntuali arriviamo a
denver alle 18,15 con uno scalo a Londra di un paio
dore, necessarie per lo spostamento dal terminal 1
al 4 e la sorpresa ( non capiremo mai il perché) che
porta Pia a viaggiare in Business Class pur avendo pagato
leconomy ( giuro, il biglietto glielho fatto
io e anche il cheek on line!!! Ma il fondo schiena
lha lei !!!! che giustizia è mai questa????). A
denver recuperiamo le valige( questanno le nostre
ci sono tutte!! Hanno perso invece quelle della famiglia
tedesca che viaggiava accanto a noi
.) e facilmente
usciamo dal bellissimo aeroporto . Il trasferimento
allhotel The Timbers www.timbersdenver.com avviene tramite lo shuttle
dellhotel.
La scelta dellhotel è stata fatta anche in
considerazione della gentilezza dellimpiegata che
si è prestata a rispondere alle mie svariate mail. April
merita davvero di essere menzionata. La camera è di
fatto costituita da un ampio soggiorno con cucina
arredata di tutto ( compresa lavastoviglie ), divano
letto doppio ,bagno e matrimoniale con due letti Kig size!
Davvero una bella soluzione per noi sei che possiamo
trascorrere lì la mattinata del giorno dopo in attesa
del transfer per il ritiro del camper alle ore 12. La
cifra di $ 172 comprende anche la prima colazione .Ottimo
il bacon, il succo darancia e le frittelle..un
po meno i sugo dacero..
Alle 12 puntualissimo Barry autista di www.acatranspo.com ci aspetta nella hall
dellhotel. Per $ 60 ci porta in una comodissima
suburban al deposito di El Monte in circa 40 minuti.
Alle 17,30 con circa due ore di ritardo sulla ns tabella
di marcia lasciamo denver dirigendoci a nord sulla I-25
verso Cheyenne.
Dopo un paio dore ci fermiamo nel ns primo Burger
King per rifocillarci e fare il pieno alla
bestia. La strada a doppia corsia ci porta
fino a Rawlins dove alle 23 stanchi, soprattutto il Roby
che ha guidato, ci fermiamo per la notte. Rispetto
allanno scorso siamo sicuramente più rilassati,
perché abbiamo una migliore conoscenza sia del mezzo che
dellAmerica!
Solo Federica ( nuova recluta ) esplode più volte in
gridolini estasiati eih, ma siamo in Wyoming!!!!
La prima notte al camping Wester Hill passa velocemente e
al mattino siamo preparati a lasciare il ns obolo ( 18$)
nella cassetta allingresso. Anche questo labbiamo
imparato lanno scorso. Gli americani non si fanno
tanti problemi e, al termine del loro orario di lavoro
lasciano i camping senza custodi, confidando che gli
avventori paghino il corrispettivo lasciando i soldi
dovuti dopo aver fruito dei servizi . Non so se in Italia
funzionerebbe e a dire il vero non so se in america tutti
paghino. Noi ce ne andiamo con la coscienza a posto.
Riprendiamo la statale 287 che ci deve portare al ns
primo parco : Grand Teton.
Ci fermiamo a fare la spesa a Lander dove ho memorizzato
esserci un Safeway ( ottima catena di grandi supermarket).Alla
cassa del supermercato, unora circa dopo il ns
ingresso, ci guardano abbastanza stupefatti: forse non
capita spesso di avere spese grandi come la nostra. Del
resto una cosa che abbiamo imparato lo scorso anno, è
che sei bocche mangiano tanto e che le spese sono una
bella perdita di tempo, così, fatto tesoro
dellesperienza, non ci siamo risparmiati in acqua,
pane ( tanto in america non sanno proprio cosa sia il
buon pane e tanto vale fare incetta di un bel po di
confezioni di quello in cassetta), uova, becon,marmellate
e frutta. La sussistenza è garantita. La carne per i ns
barbecue nel parco di Yellowstone la compreremo a jackson
Hole, meta di questa sera.
Nel primo pomeriggio entriamo a Gran Teton
dallentrata di Moran Junction . Allingresso,
con ns grande sorpresa scopriamo che il pass comperato
nellagosto dello scorso anno, durata 12 mesi, è
ancora valido e possiamo quindi utilizzarlo anche
questanno senza altri esborsi. Comprarlo lo scorso
anno è stato un affare, visto che da 50 è aumentato a
80 $ ! Ci dirigiamo a sud lungo la 89 . Il tempo non è
dei migliori e verso le 4 proprio quando ci stiamo
preparando per la prima camminata, ci imbattiamo in una
storica grandinata!Piove per tutto il pomeriggio, ( anche
dentro il camper!....)ma noi abbiamo comperato del buon
thè e ci scaldiamo adattandoci anche ai fantastici
biscottini al limone
gusto tutto americano. Verso
le 6 arriviamo a Jackson .Meno male che, non senza
problemi ,sono riuscita a prenotare un posto per la notte
al Veginian lodge che gestisce anche un Rv camground. Non
sarebbe stato tanto agevole cercare un posto dove dormire
nella confusione del sabato sera e sotto
lacqua
.Il costo del campeggio ( $ 58,60)è
davvero spropositato per quello che offre, ma
tantè
..Credo sia un po come voler
trovare una sistemazione a buon prezzo a Cortina il fine
settimana di ferragosto!Comunque, i servizi sono
impeccabili e dopo una doccia bella calda, ci
incamminiamo verso il centro città. Meta il mitico
Million Dollar dove ho prenotato la cena del mio
compleanno! Ha smesso di piovere e sulla strada ci
godiamo un freddo tramonto di montagna . La cittadina sta
in una conca, sul versante nord si possono chiaramente
vedere le piste da sci e gli impianti di risalita che
servono chissà quanti sciatori durante la stagione
invernale. Puntualissimi alle 20,30 , come da mia
prenotazione via internet, siamo al Million Dollar dove
ci gustiamo il primo filetto della vacanza. La carne è
superba. Il conto ($ 275 in 6 per carne, verdure e 1
birra a testa) nemmeno tanto salato se si considera che
dopo cena possiamo salire al pub del piano superiore dove
americani doc giocano a biliardo, bevono e si lanciano in
danze più o meno country al suono di musica dal vivo.
Come non farci trascinare? Sarà che è il mio compleanno,
sarà lavventura americana, ma il Roby non si fa
nemmeno tanto pregare per farmi fare un paio di giri di
pista. 19/8/07 ci svegliamo presto avvolti in
unumida coltre di nebbia e alle 9,30 lasciamo il
camping direzione nord destinazione jenny lake .
Lidea è di farci una bella scarpinata in montagna,se
il tempo ci assiste. Prima di lasciare Jackson comperiamo
da Alberstons ( altra megacatena di supermarket) un
tot di bisteccazze e tutto loccorrente per i
barbecue dei prossimi giorni. La nebbia si dirada e ci
lascia a poco a poco intravedere la catena del Teton che
ieri tra grandine e pioggia abbiamo solo potuto
immaginare.
Il trail per Hidden falls parte dallaltra parte del
lago. Parcheggiato il camper scendiamo
allimbarcadero e acquistiamo il biglietto per la
traversata ( 9$ A/R).
Si potrebbe anche costeggiare tutto il lago, ma sarebbe
troppo lungo. Insieme a noi un bel gruppo di altri
turisti prende la barca che in circa 10mm di tranquilla
traversata ci porta sullaltra riva. Lidea è
di arrivare fino a Ispiration Point ( poco dopo Hidden
falls) , ma poi, visto quanto siamo bravi, si decide di
percorrere tutto il sentiero fino a Cascade Canyon.
Davvero bella la prima parte della camminata, fino ad
arrivare al pianoro del canyon .Forse non vale la pena
arrivare fino in fondo se non si ha molto tempo perché
davvero questi paesaggi ricordano molto le ns valli
alpine. A pochi passi dal pulitissimo sentiero, in mezzo
ai boschi vediamo un paio di alci. Il nostro primo
incontro con la wildlife per cui sono famosi questi
parchi è entusiasmante. Incontriamo anche una marmotta e
un cervo nascosto nel folto della boscaglia.
E impariamo che qui tutto ruota attorno agli animali .
Qui non si va in montagna solo per il gusto di arrivare
ad una meta,ma per cercare, vedere, gustare
dellessere nella natura e parte di essa.
In fondo al canyon ci fermiamo per consumare il pic-nic
che ci siamo portati negli zaini. Il tempo comincia a
riannuvolarsi e ritorniamo sui ns passi. Riusciamo a
prendere solo qualche goccia e alle 5,30 siamo in tanti
in coda allimbarcadero per tornare indietro.
Lintero trail ci ha impegnato per 4 ore e mezza e
Federica lo consiglia a tutti! Riprendiamo la strada
verso nord direzione Yellowstone, ma non ci facciamo
mancare la tappa a Signal Mountain da cui la vista spazia
su sconfinate praterie. Per arrivarci percorriamo una
strada piuttosto ripida, ma nessuna paura! Abbiamo
autisti esperti!! In zona Colter bay ci fermiamo
rapidamente allOxbow band. Qui il panorama avrebbe
dovuto essere bellissimo con il Teton riflesso nel lago,
ma noi, causa nuvolo non riusciamo a vedere granchè.
Costeggiamo tutto il grandioso Jenny lake ed entriamo a
Yellowstone dallentrata Sud. Con laiuto del
mitico Giulio amico del forum viaggiatori (grazie ancora)
ho prenotato nei campeggi statali di Yellowstone le 4
notti che passeremo allinterno del parco ( costo
totale $ 72) www.xanterra.com con carta di credito e
prenotazione solo telefonica.
La prima notte la passiamo al Grant Village .il campeggio
è , come tutti i camping nei parchi statali, essenziale,
ma pulitissimo e silenzioso. Non capiremo mai come
facciamo ad avere bagni così puliti ! Con un minimo di
adattamento, anche lacqua solo fredda e la mancanza
di docce sono un ostacolo superabile.
20/8/07 il campeggio è sul lago e lalba si
riflette dorata sulle acque calme . Sullo sfondo, in
lontananza la catena dei teton.Davvero un bel risveglio.
La partenza è alle 8,30 . Cartina alla mano, il giro di
oggi ci porta al west tumb basin-upper geyser basin con
old faithful (all eruzione delle 10..siamo in prima
fila e senza quasi nessuno attorno!) .
Il vantaggio di dormire nei parchi è anche questo:
essere sul posto quando chi pernotta fuori deve ancora
arrivare. Lintero giro dellupper geyser basin
sulle comodissime passerelle in circa 2 ore
Poi black sand basin e midway geyser basin con il mitico
grand prismatic e fountain point
Nel pomeriggio, complici i vari resoconti trovati su
internet decidiamo di salire sullaltura dietro il
bacino del grand prismatic . Ci mettiamo non poco a
trovare la strada che porta allo scosceso sentiero che
parte dal trail delle Fairy falls. In circa 1 ora tra
andata e ritorno, riusciamo ad arrampicarci e a vedere
quello che per tutti rimane uno dei più bei panorami di
tutta la vacanza. E qui che Federica mette alla
prova la fede nei suoi compagni di viaggio
arrampicandosi come un camoscio e scendendo come
unantilope( non ci sono parole, ma questa
citazione te la dovevo!!!)
Alle 17,45 siamo al Madison campground in tempo per
cuocere le prime bisteccazze, giusto coronamento di una
prima meravigliosa giornata a Yellowstone e, mentre i ns
boys accendono il fuoco ,noi donne ci spaparanziamo
godendoci gli ultimi raggi di sole sulle comode seggiole
da campeggio ,in dotazione al camper , e ci facciamo il
primo semialcolico aperitivo con vino ( ?) rosè
americano, accompagnato da patatine dagli improponibili
gusti ; abitudine che non perderemo per tutto il viaggio.
21/8/07 Dopo la solita abbondante colazione fatta con
pane tostato e un tentativo di incendio che fa scattare
lallarme del dispositivo antifumo sul camper , alle
9 si parte in direzione Norris. Peccato che il Roby
sbagli strada e con fare entusiasta, dopo circa 20 minuti
esclami siamo in Montana!....Montana ?????
faccio eco io, ma cosa centra???? Va beh, riguadagnamo la
strada perduta e facciamo la prima tappa al black basin,
dove in un paesaggio forse non proprio semi-infernale, ma
sicuramente da day after, ammiriamo lEmerald e
lEchinous geyser .Anche qui bisogna camminare sulle
passerelle e, a parte la lunghezza del tragitto, non
cè alcuna difficoltà nel percorso, basta aver
tempo.
Ci rimettiamo in camper per poche miglia fino ad arrivare
al parcheggio per la visita alle Mammoth Springs, uno
degli spettacoli naturali più belli di tutto il parco.
Il freddo dellinizio mattino ( 4 gradi centigradi)
lascia il posto ad un caldo sole. La passeggiata un
po in salita lungo le passerelle costruite a fianco
delle terrazze di travertino ci da il tempo di ammirare
la valle sottostante.
Superata la cittadina di Mammoth Springs, in direzione
Roosvelt ci fermiamo nella prima area di sosta attrezzata
di tavoli, servizi e acqua corrente data da un rivo
gelido che scorre proprio lì. Vuoi mettere la comodità
di fermarti dove vuoi e apparecchiare quando hai fame???
Ci sta anche una breve pennichella, sotto le fresche
frasche , ma poi la strada riprende alla volta
delle Tower Falls. Dal momento che le cascate si vedono
molto bene dal mirador posto dietro il Gift Shop,
decidiamo di non scendere lungo il trail, e di spendere
un po di tempo nella Lamar Valley.
Lorario è giusto , e anche stando sulla strada
riusciamo a vedere mandrie di bisonti, antilopi e cervi..
Ci addentriamo per circa 20 miglia e credo che questa sia
una buona via dentrata e duscita per il parco,
soprattutto da compiersi verso il tramonto, quando gli
animali escono allo scoperto. Ritorniamo in direzione
Gran canyon lungo un tragitto che si snoda a serpentina
sulle montagne. Guidiamo piano, per godere del panorama e
per avvistare animali..allimprovviso un coyote ci
attraversa la strada
e poi, appena prima del passo Dunraven , ci uniamo alla
folla che si accalca sul ciglio della strada
.
Trepida attesa per intravedere nel fitto della boscaglia
mamma orsa e il suo cucciolo
come gli altri ,
anche noi stiamo un po ad osservarli a distanza di
sicurezza . E ormai troppo tardi per il trail al
Monte Whasburn che si diparte proprio dal passo , così
ci dirigiamo al Canyon Village campground per la nostra
terza notte a Yellowstone. Dopo la rapida registrazione
paghiamo 3 dollari e 25 cent a persona per una doccia
calda. Davvero tanto se si considera che la sosta per la
notte costa soli 18$ ! ma la doccia valeva la spesa .
Quando tutti siamo pronti ormai è limbrunire, ma
ci aspetta ancora una sorpresa : mentre guidiamo dentro
il campeggio alla ricerca della nostra piazzola, ci
attraversa la strada con aria dinoccolata un magnifico ,
gigantesco ElK!!! 22/8/07 Saputo dalla lettura del
giornale del parco che alcun sentieri sono chiusi per
manutenzione, ci affidiamo ai consigli dei Ranger del
visitor center e alle 9,30 siamo già a primo wiew point
sul north rim.
Il trail per artist point e Uncle tom è chiuso e da qui
possiamo solo ammirare il panorama che spazia a sud fino
alle Upper Falls . Decidiamo di arrivarci a piedi e così,
lasciato qui il camper ,seguiamo la strada che costeggia
il rim lasciandola solo per fermarci nei vari view point.
Diversi pullman scaricano i turisti che, fatte le foto di
circostanza , risalgono per e ridiscendere poco più
avanti. Decidiamo di allontanarci dalla folla e prendiamo
il sentiero che attraverso il bosco ci porta fino al
parcheggio delle Upper falls sul north rim. Lintero
percorso ci porta via tutta la mattinata ; incontriamo un
bisonte che sta a pochi passi dal ciglio della strada e
pascola indisturbato e sotto il Bridge Bay Canyon
intravediamo una marmotta che si crogiola al sole.Lungo
tutto il trail siamo solo noi sei! Affamati ripartiamo
per fermare il camper nella prima area di sosta
attrezzata che troviamo nella Hyden Valle, dove si snoda
sinuoso lo Yellowstone river. Uova strapazzate con bacon
e fagioli ci saziano. Proseguiamo verso la nostra
destinazione per l ultima notte in questo
meraviglioso parco, fatto di scenari tanto diversi tra
loro ( inquietanti i bacini dei geyser,dolcissime le
vallate) ma tutti imperdibili .Attraversando questa valle,una
lunga coda di auto ci allerta : davanti a noi una grande
mandria di bisonti attraversa la strada e dietro di essa
, insieme ad essa ci sono anche un paio di orsi! Stiamo
un bel po ad osservarli mentre si arrampicano sulla
collina. Fortunatissimi ! Davvero questa valle è
affascinante per panorami e wildlife .Siamo in pratica
dalla parte opposta dei bacini di geyser del primo giorno
e anche qui la natura ci permette di ammirare un altro
bacino di fango ed acqua ribollente.: il Mud Volcano con
il Churning Caldron. Passerelle di legno agevolano il
percorso ; la puzza di zolfo è quasi insopportabile; la
vista spazia su vallate ricoperte di salvia selvatica .
Prima di entrare al Bridge Bay campground , per la nostra
ultima notte a Yellowstone , sprechiamo unoretta
lungo il Pellican trail che però è in costruzione e non
ci riserva grandi sorprese, se non lattacco
dallalto di un albero da parte di uno scoiattolino
raccoglitore di pigne e i colori della sconfinata
prateria che si estende a perdita docchio fra lo
Yellowstone Lake e la catena dei Teton. 23/8/07 Lasciamo
Yellowstone in direzione Cody lungo la HW 14 che
attraversa la valle shohone ed è considerata una scenic
Byway. Ci mettiamo quasi due ore a percorrerla anche
perché buona parte è strada di montagna e stanno anche
facendo dei lavori di manutenzione . Avvicinandoci a Cody
il panorama cambia e abbiamo la sensazione di essere
ritornati nello Utah viste le conformazioni rocciose e il
colore rosso del territorio. Ci Soffermiamo a considerare
le distanze tra una casa e laltra
.Arriviamo
a Cody alle 11,30 e spendiamo il resto della mattinata al
supermercato per reintegrare le scorte alimentari! . Il
campeggio Parkway RV che ho riservato via internet ,
scelto per la sua vicinanza allarena dove si svolge
il famosissimo rodeo, è più che altro unarea di
sosta, ma i bagni sono puliti e per $ 19, 64 abbiamo una
piazzola F.H.( che ci permette di collegarci
allenergia elettrica, caricare e scaricare le acque)
e docce calde. Passiamo il pomeriggio al Buffalo Bill
Historic Center considerato uno dei migliori musei
americani del West. Lingresso costa 15$, ma il
biglietto può essere utilizzato per due giorni e
cè davvero bisogno di molto tempo per girare tutte
le 5 aree che compongono il museo. Bellissima e
suggestiva la parte riguardante gli indiani con
allestimenti scenici da veri
americani. Scopriamo
che al piano seminterrato del museo, offrono un buffet
gratis per linaugurazione di una mostra di pittura
e ci fiondiamo ad assaggiare antipasti e
polpette
,non male ! Usciamo dal museo in
tempo per arrivare a piedi nel centro della cittadina,
dove ogni giorno alle 18 , proprio davanti allIrma
Hotel, è messa in scena una sparatoria : attore
principale Buffalo Bill !!Il tutto si riduce a un mero
tentativo di pubblicizzare e vendere prodotti e davvero
non vale la pena di perderci del tempo. Un po
delusi, recuperiamo il camper . E già ora di
entrare allarena per il Rodeo. Allingresso
una bella calca, ma noi abbiamo già acquistato il
biglietto al mattino appena arrivati in città ( $ 17 in
vendita in molti negozi e pompe di benzina ) e non ci
mettiamo molto ad entrare. Peccato per il tempo che non
promette niente di buono e dopo poco comincia a piovere.
Pioverà per quasi tutta la durata del rodeo , ma
incuranti del tempo, uomini, donne, ragazzi non mancano
di esibirsi in quella che per loro è unattività
quotidiana. Siamo in tribuna circondati da americani doc
e il tifo è tanto!Lo spettacolo dura più di due ore e
vale davvero la pena assistervi corredati da cappello,
pop corn e coca-cola nel più puro stile country.
Piuttosto stanchi e appagati risaliamo sul camper
parcheggiato allingresso , ma la giornata non è
finita: dobbiamo festeggiare. Torta colorata e spumante
californiano : buon quarantesimo compleanno Fede!!!! 24/8/07
alle 8,40 leviamo le tende
Visto che una parte del
gruppo desidera fare acquisti e io e roby vedere ancora
un po il museo, ci dividiamo dandoci appuntamento
davanti allHistoric Center per le 10. Per inciso,
il museo apre alle 8 e davanti cè un grandissimo
parcheggio, per cui nessun problema a muoversi e girare
Cody a piedi. Riusciamo a vedere la parte del muso
dedicata a Buffalo Bill ed è davvero interessante.
Esposto cè è persino lantenato del camper!!!!
Alle 10, 15 si parte tutti insieme appassionatamente alla
volta di Powell per addentrarci nel Bighorn canyon Nra.
A mezzogiorno siamo allHorseshoe bend che però non
ci colpisce quanto lhorseshoe dellanno scorso
nei dintorni di Page . Poi, man mano che procediamo in
questarido paesaggio, mentre il fiume verde scorre
lento fra gli alti muraglioni del canyon godiamo di
questa atmosfera quasi irreale. Non incontriamo
pressoché nessuno e dopo una sosta al Devil Canyon
Overlook, ci fermiamo per pranzo al Barrys Landing
unassolata area da pic nic che segna il termine
della strada asfaltata e permessa. Dopo inizia la Crown
Indian reservation. Limmaginario non può non
andare a tempi in cui queste aspre montagne erano vissute
dal popolo indiano costretto a vivere con le sue magie e
la sua arte in territorio così poco ospitale.
Ripercorriamo la strada fatta allandata e usciti
dal canyon e ci dirigiamo a sud, meta Thermopolis dove
arriviamo alle 17.
Qui cè la più grande sorgente termale del mondo e
sono state costruite diverse piscine e parchi acquatici
che sfruttano lacqua terapeutica ricca di zolfo e
di calcio. La caduta dei rivoli dacqua nel fiume ha
creato delle conformazioni rocciose molto particolari .
Sarà lazzurro del cielo, il verde dei prati e la
trasparenza dellacqua che scorre, ma ci sembra
proprio un posto rilassante. Per la notte abbiamo
prenotato al Foyrvpark, un campeggio che utilizza le
acque termali per la piscina interna. Il costo è
eccessivo per quello che offre $ 43,20 per docce a
pagamento e non funzionanti e un paio di squallidi
bagni
davvero il peggiore di tutta la vacanza
.
Però cè lacqua termale !non perdiamo tempo
e ci fiondiamo nelle vasche calde. E un piacere
starci e dopo tanto correre e camminare una mezza
giornata di relax ce la meritiamo proprio. Qualcuno ne
approfitta per fare un mezzo bucato, qualcun altro, più
attento ai brontolii dello stomaco, mette lacqua
per la pasta
sta sera se famo du spaghi!!!!
rigorosamente doc con sugo doc -il tutto portato
dallitalia.
25/8/07 ce la prendiamo comoda e dopo un altro bagno
siamo pronti a partire alle 11 meta da raggiungere in
serata Devils Tower .
La statale 16 che attraversa la Bighorn National forest
sale fino a raggiungere i 2800 mt e si snoda dapprima tra
terre aride e canyon che anche qui ci fanno ricordare i
paesaggi dello scorso anno in Arizona e Utah, poi tra
pini e foreste, neanche fossimo nelle alpi di casa nostra
(vastità della zona a parte). Anche su questo tragitto
troviamo diverse aree attrezzate e ci fermiamo per il
pranzo. Dopo Buffalo la montagna cede il passo alle aride
praterie .Arriviamo alla montagna sacra alle 18 e subito
cerchiamo posto nel campeggio allinterno del parco.
Cè ancora qualche posto libero. Compiliamo la
nostra reservation che affiggiamo allesterno della
piazzola scelta e ci dirigiamo con il camper al Visitor
center distante qualche miglio. Di qui parte il Devils
trail che in circa 1 miglio di facile passeggiata attorno
alla famosa montagna ci permette di ammirarla da sotto in
su in tutta la sua magnificenza.
Sarà per lora, sarà per i colori del tramonto,
sarà per la poca gente, ma il posto ci affascina davvero.
Su più di un albero, attaccati ai rami più bassi
distinguiamo i nastri simboli delle preghiere di chi
riconosce ancora oggi la sacralità di questo luogo. Il
posto ci piace molto e saremmo propensi ad unaltra
camminata, ma è già piuttosto tardi e farci sorprendere
dal buio nel bel mezzo della foresta ci fa scendere a
più miti consigli. Ritorniamo inl campeggio in tempo per
assicurare ai ranger che passano tra una piazzola e
laltra di aver ben capito che non si possono
accendere barbecue a causa dellaria secca e del
conseguente pericolo dincendi. Peccato : anche per
sta sera le bistecche rimangono nel freezer . La luna
piena riflette i suoi bagliori sulla parete della
montagna che domina tutto il campeggio ; un capo indiano,
vestito di tutto punto esibendosi nellanfiteatro
del campeggio,ci regala un saggio delle danze del popolo
degli shoshoni. Ognuno di noi in cuor suo pensa, riflette,
prega
..questo posto è davvero magico. 26/8/07 la
sveglia alle 6,30 ( grazie Pietro) ci permette di
addentrarci nel red bad trail dopo aver percorso il
valley wiew. Entrambi questi sentieri partono
dallarea del campeggio. Peccato non aver più tempo
a nostra disposizione per ritornare ai piedi della
montagna da dove partono altri trail più lunghi. Alle 9,15,
fatta una colazione più abbondante del solito, lasciamo
il campeggio depositando nella cassetta allingresso
i 12$ richiesti per questo pernottamento e imbocchiamo la
I-90 direzione Spearfish che raggiungiamo in poco tempo.
Il canyon che è parte delle Black Hills non è niente di
che e nemmeno il trail alle Roughlock falls ( 1 miglio di
tranquilla passeggiata in mezzo al bosco )ci entusiasma
più di tanto. La Hway 14-4 alterna salite a discese i
mezzo a boschi e ruscelli e ci sembra di capire, che
questa sia una bella zona di villeggiatura per gli amanti
della mezza montagna. A Deadwood riconquistiamo la
pianura e il caldo. Capiamo finalmente da dove arrivano
tutte le auto depoca che abbiamo incontrato lungo
la strada! In questa ultima domenica di agosto cè
un mega raduno proprio qui in città! L inutile
ricerca di un introvabile posto per parcheggiare la
bestia, ci porta fuori dalla cittadina, dove è a
disposizione dei camper larea nei pressi del museo.
Fa veramente caldo e non è neanche propriamente presto,ma
non possiamo andarcene senza aver visto anche solo
velocemente questa historical national landmak in memoria
dei tempi del vecchio west. Per arrivare più agevolmente
in centro prendiamo il Trolley bus che per 1$ ci fa fare
un giro in città e ci permette di scendere dove vogliamo
alle fermate previste.
Il giro per la cittadina ci fa capire come qui davvero
sia tutto finto. Dietro mura ricostruite a seguito di un
clamoroso incendio, non case abitate, ma solo grandissimi
locali da gioco. A questo scopo è una delle città
preferite dagli americani dopo Las Vegas
.e a questo
credo debba la sua fama tra gli americani, non
sicuramente alla corsa alloro, né tanto meno al
cimitero dove è sepolto Wild Billy
.(per inciso il
trolley bus nemmeno passa dal cimitero!)La sosta a
Deadwood ci permette anche di riabituarci al caldo che
questanno non avevamo ancora sentito e infatti
quando arriviamo a Wall alle 18 il termometro segna 107
°
Spendiamo più di unora al Wall Drug Store
girando tra i tanti negozi e facendo acquisti prima di
dirigerci a Badlans la cui entrata North dista da qui
circa 20 minuti.
Attraversiamo il parco senza molte soste, vista
lora e ci fermiamo al Fossil Exibith trail, dove
lungo i 400 mt di passerella si possono ammirare vari
ritrovamenti fossili. Il panorama, alla luce del tramonto
è bellissimo; i secchi prati attorno alla strada
pullulano di cani della prateria. Arriviamo al Cedar
campground allìestremità sud del parco e non molto
distante dal Visitor Center che sono ormai le 20 ( qui
siamo 1 ora avanti)e ci sistemiamo per la notte cenando
allaperto in compagnia della luna quasi piena.
27/8/07 la partenza dei diversi trail è piuttosto vicina
al campeggio e alle 8, dopo aver pagato ben 10$ per
dormire in un posto tanto affascinante, decidiamo di
scoprire le Badlands attraverso il Notch Trail in sè
nemmeno tanto lungo ( 1,5 miglia) , ma irto di
difficoltà
vero Fede??? Quasi tutta la salita per
portarci in quota avviene tramite una scala a pioli
addossata alla montagna quasi perpendicolarmente.
Comunque tra un non ce la faccio e un
non ce la posso fare arriviamo alla fine del
Trail per un panorama mozzafiato sul canyon del White
river e le praterie in lontananza. Al ritorno scopriamo
che scendere dalla scala a pioli è anche più
impegnativo che salire, ma ce la facciamo!!!! Federica
dice che in questa vacanza sarà calata un 5 kili ed è
molto felice di aver avuto compreso nel prezzo anche un
trattamento da beauty farm!!! Ritornati allinizio
del sentiero, ci spingiamo lungo il Door Trail e il
Window trail che sulle solite facili passerelle ci
portano ad ammirare la maestosità della distesa di
pinnacoli rosa. Peccato per il sole un po coperto,
ma daltra parte queste passeggiate con 40 ° non
devono essere il massimo.
Con un po di rammarico per non potervi dedicare
più tempo, alle 10 usciamo dal parco dallentrata
sud di Interior in direzione Hermosa per arrivare ,
attraversando paesaggi diversi da quelli di ieri, al
Custer State Park. Lidea maturata nei lunghi studi
a casa , è quella di percorrere la 16 A per quanto
possibile, dal momento che nel Custer SP ci sono tunnel
vietati ai camper e ai mezzi di grosse dimensioni. Tutta
questa strada, pur passando in mezzo al parco, non è a
pagamento. Il vero ingresso lo paghiamo nellarea di
Sylvan Lake ($12 con validità 7 giorni e qui non vale il
National pass) a cui noi possiamo accedere solo
percorrendo la I 89. Davvero soddisfatta dai miei studi ,
cartine alla mano con indicazione delle misure dei vari
tunnel mi becco anche i complimenti dei ranger del parco!!
Il tempo non promette niente di buono e cade anche
qualche goccia, ma decidiamo comunque per un trail dopo
pranzo. Larea di Sylvan Lake assomiglia un po
alla scenografia di Marry Poppins nel parco
cè anche un ponticello come quello per
attraversare il lago e i colori sarebbero sicuramente
quelli se ci fosse una nitida giornata di sole, ma non ci
arrendiamo e alle 14 ci incamminiamo lungo l sentiero n.
9 che parte dopo il ponte nella Use day area. Dopo 3 ore
e mezza, non sappiamo ancora come e da che parte,
riusciamo finalmente a tornare alla base. Che avventura!!!
In mezzo a sentieri coperti di argentea mica a boschi
circondati da alti pinnacoli che spariscono e poi
riappaiono, arriviamo fino al Harney peak e saliamo in
cima alla torre dellosservatorio. Stanchi per la
discesa fatta davvero di corsa, ripercorriamo la I-89
verso la cittadina di Custer. Infatti con il camper non
possiamo proseguire sulla I-87 , la mitica Needless
highway per la presenza di tre tunnel di dimensioni
inferiori a quelle del nostro camper e comunque l89
da Custer a Keyston ci permette di passare davanti al
Crazy Horse Memorial, la montagna scolpita ad onorare il
gran capo indiano Cavallo Pazzo. Ci accontentiamo di
vedere la scultura in fieri da lontano scattando qualche
foto.
Lidea sarebbe quella di trovare un campeggio vicino
al Monte Rushmore per poter accedere al sito sia alle 20
quando viene illuminato,sia domani mattina per la visita
vera e propria. Non mi sono affannata a prenotare dal
momento che ho visto esserci nella zona diversi campeggi
gestiti dal Custer National park.Purtroppo, dopo averne
visionato uno, scopriamo che questi non sono
allaltezza di quelli dei parchi statali per pulizia
e servizi e nessuno di noi se la sente di non avere
almeno a disposizione un bagno decente . In più abbiamo
anche bisogno di scaricare il camper . Presi un po
alla sprovvista,perdiamo tempo nella zona a cercare
qualcosa che ci soddisfi e poi ci adattiamo a pernottare
al Minersrv di Keystone; $ 27,50 con vista sui Presidenti
compresa. Anche qui più che di un campeggio si tratta di
unarea ghiaiosa attrezzata di F.H., ma i bagni sono
puliti, le docce calde e, sorpresa, sotto le querce
banchettano cervi e scoiattoli ( quasi ci inciampo
uscendo dal bagno!!). La cittadina di Keystone ci sembra
squallida, per lo più un insieme di case e negozi di
souvenir spuntati attorno al santuario
Rushmore. Comunque orami è tardi e si tratta di decidere
se farci la doccia e cenare, o andare al Rushmore per la
visita serale. Optiamo per la prima ipotesi ed è forse
questo lunico rimpianto del viaggio . Sicuramente
questa è stata la giornata più faticosa di tutte e non
vediamo lora di metterci a cuccia. Anche Paola e
Fede desistono da compiere un giro per la cittadina,
soprattutto dopo che ci accorgiamo che una densa nebbia (
val padana??) ha nascosto la montagna scolpita.
Stanchi per la discesa fatta davvero di corsa,
ripercorriamo la I-89 verso la cittadina di Custer.
Infatti con il camper non possiamo proseguire sulla I-87
, la mitica Needless highway per la presenza di tre
tunnel di dimensioni inferiori a quelle del nostro camper
e comunque l89 da Custer a Keyston ci permette di
passare davanti al Crazy Horse Memorial, la montagna
scolpita ad onorare il gran capo indiano Cavallo Pazzo.
Ci accontentiamo di vedere la scultura in fieri da
lontano scattando qualche foto.
Lidea sarebbe quella di trovare un campeggio vicino
al Monte Rushmore per poter accedere al sito sia alle 20
quando viene illuminato,sia domani mattina per la visita
vera e propria. Non mi sono affannata a prenotare dal
momento che ho visto esserci nella zona diversi campeggi
gestiti dal Custer National park.Purtroppo, dopo averne
visionato uno, scopriamo che questi non sono
allaltezza di quelli dei parchi statali per pulizia
e servizi e nessuno di noi se la sente di non avere
almeno a disposizione un bagno decente . In più abbiamo
anche bisogno di scaricare il camper . Presi un po
alla sprovvista,perdiamo tempo nella zona a cercare
qualcosa che ci soddisfi e poi ci adattiamo a pernottare
al Minersrv di Keystone; $ 27,50 con vista sui Presidenti
compresa. Anche qui più che di un campeggio si tratta di
unarea ghiaiosa attrezzata di F.H., ma i bagni sono
puliti, le docce calde e, sorpresa, sotto le querce
banchettano cervi e scoiattoli ( quasi ci inciampo
uscendo dal bagno!!).
La cittadina di Keystone ci sembra squallida, per lo più
un insieme di case e negozi di souvenir spuntati attorno
al santuario Rushmore. Comunque orami è
tardi e si tratta di decidere se farci la doccia e cenare,
o andare al Rushmore per la visita serale. Optiamo per la
prima ipotesi ed è forse questo lunico rimpianto
del viaggio . Sicuramente questa è stata la giornata
più faticosa di tutte e non vediamo lora di
metterci a cuccia. Anche Paola e Fede desistono da
compiere un giro per la cittadina, soprattutto dopo che
ci accorgiamo che una densa nebbia ( val padana??) ha
nascosto la montagna scolpita.
28/8/07-la mattina dopo sul presto,ma non troppo, siamo
al sito dei Presidenti. Lingresso è gratuito, il
parcheggio costa $ 8, ma è valido per più giorni .
Fortunatamente la nebbia si sta alzano e così, intanto
che facciamo tutto lagevole giro allinterno
del sito, la scultura si manifesta in tutta la grandiosa
opera . Scattiamo diverse fotografie, ma in
unoretta esauriamo linteresse per questo
posto tutto Americano. Riprendiamo lesplorazione
delle Black Hills proseguendo sulla 16 A verso sud .Con
un po di trepidazione passiamo i tre tunnel scavati
nella montagna, i n. 1 e 2 ( così come sono numerati
sulle carte )e tiriamo un sospiro si sollievo quando
anche il n. 3 non rappresenta più un possibile ostacolo
sulla nostra strada. Siamo sulla Iron Mountain Road, una
delle più scenografiche strade damerica, e ci
siamo con la nostra bestia! Di nuovo ci
addentriamo nel Custer State park ma solo fino al Game
Lodge Area. Di lì scendiamo lungo il Wildlife loop
direzione Wind Cave dove arriviamo alle 12,30. Tutta la
strada è stata un susseguirsi di vallate e pascoli,
animati da qualche bisonte, antilopi e asini
Ci mettiamo un po a capire che lingresso alle
grotte avviene dallinterno del Visitor center e
quando finalmente ci decidiamo ad entrare, siamo giusto
in temo per aderire al National Tour che parte alle 13.
Per 9 $ una simpatica ranger ci conduce nelle viscere
della terra e lì ci tiene prigionieri ad osservare
tunnel di box work per circa unora e mezza.
Sicuramente avendo potuto capire la lingua, il giro
sarebbe stato più interessante. E forse anche bellissimo
per chi non ha mai visto delle grotte. A noi, non ha
comunicato un granchè ( per inciso,il box work, nemmeno
Pia ha saputo darci la giusta trduzione, ci è sembrato
uguale a quelle che chiamiamo rose del deserto. Solo che
qui, di box work ,giusto per non smentire la grandiosità
del suolo americano, è ricoperta tutta la grotta! )Dopo
lultima pastasciutta cucinata e consumata
nellarea attrezzata poco distante
dallingresso, alle 15,30 ripartiamo alla volta del
Wyoming destinazione Fort Laramie dove passeremo
lultima notte in avvicinamento a Denver. La strada
è lunga e arriviamo al Check Wagon Rv Camp, contattato
via internet, che sono più delle 6. Il campeggio sta
proprio sulla strada per il vecchio forte, ma orami è
troppo tardi per andarci. Rimandiamo la visita alla
mattina dopo e diciamo alla simpatica padrona di casa che
non possiamo fermarci lì, dal momento che le piazzole
sono sprovviste di barbecue e noi abbiamo ancora le
braciole in frigo!!!Mica le possiamo portare in Italia!.....
Ma dovè il problema??? Se noi abbiamo
loccorrente, lei ci dà il suo BB portatile!!
Mitica!...e insieme al BB ci porta anche i pomodori
dellorto
Sicchè in una cornice davvero degna
del film pomodori verdi fritti alla fermata del
treno (poi si capisce perché!) facciamo fuori le
bistecche e tutto il commestibile rimasto.
Larea di sosta è proprio appiccicata alle rotaie
del treno, e guarda caso, i convogli incominciano a
passare mentre ceniamo e smettono di
passare
mentre facciamo colazione la
mattina dopo!!! Ma a parte questo superabile dettaglio,
il posto è proprio fuori dal mondo , con una specie di
locanda che cucina solo se ha roba da cucinare e i bagni
perfettamente tenuti con le pareti decorate da stencil.
29/8/07 dopo la notte insonne per il passaggio dei
convogli ferroviari che trasportano carbone ( contiamo
anche 130 vagoni con 6 locomotive ) ovviamente fischianti.
. ma che te fischi in piena notte ?!!!!!
al passaggio di uno ogni mezzora , sollevati dal
fatto che sia finita paghiamo i 18$ della piazzola F.H. e
leggeri ce ne andiamo al Fortino di Rintintin e Rusty (
almeno così lo intende Pia!). Alle 9 siamo al sito ed è
davvero una bella scoperta.
Via internet non avevo capito che ci fosse tutto
cio! Ci sono ancora, con gli arredi originali i
locali mensa e dormitorio, gli alloggi degli ufficiali,
le case dei comandanti, i magazzini, la posta, e i bar....
Comparse in uniforme girano per larea mentre ogni
tanto squilla la tromba e in lontananza il fischio del
treno. Una bandiera americana svetta sul pennone
che emozione, ci perderemmo ben più del poco tempo che
abbiamo a disposizione!
Peccato !! ma oggi è davvero lultimo giorno in
terra americana. Alle 10 ripartiamo alla volta del
Colorado, non senza una tappa a Cheyenne capitale del
Wyoming dove Al Taco Johns ci spazzoliamo gli
ultimi ( ma sono poi solo i secondi di tutta la vacanza )hamburger
con patatine e salse messicane . Nessun problema a
trovare seguendo la I-25 a doppie corsie e poi la I-76 il
deposito El Monte al 6570 Federal blvd di Denver da cui
tutto è iniziato 13 giorni e 2381 miglia fa .
Puntualissimo alle 16 il mitico Barry della www.acatranspo.com per 70$ ci porta, in mezzo ad
un traffico degno della tangenziale milanese il venerdì
sera ora di punta , allaeroporto di Denver, da cui
decolliamo alle 20,25 con un puntualissimo volo BA alla
volta di Heatrow .
Portiamo nel cuore gli spazi sconfinati e la sensazione
di essere infinitamente piccoli. E mi piace sperare che
questa vacanza ci abbia insegnato un po meglio a
capire la risposta che il capo indiano Seattle diede agli
Stati Uniti quando, nel 1854 , pochi anni prima del
trattato di Fort Laramie che avrebbe sancito la fine dell'indipendenza
indiana, questi si offrirono di acquistare una parte del
territorio indiano promettendo di istituirvi una "riserva"
per i pellirosse :
Il grande Capo che sta a Washington ci manda a
dire che vuole comprare la nostra terra. Ma come potete
acquistare o vendere il cielo, il calore della terra?
Lidea ci sembra strana. Se noi non possediamo la
freschezza dellaria, lo scintillio dellacqua
sotto il sole, come potete chiederci di acquistarli? Ogni
zolla di questa terra è sacra per il mio popolo. Ogni
ago lucente di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di
bruma dei boschi ombrosi, ogni radura ed ogni ronzio di
insetti è sacro nel ricordo e nellesperienza del
mio popolo. La linfa che scorre nel cavo degli alberi
reca con sé le memorie dell'uomo rosso.
I morti delluomo bianco dimenticano il loro paese
natale quando errano tra gli spazi siderali. I nostri
morti non dimenticano mai questa terra magnifica, perché
essa è la madre dell'uomo rosso. Siamo parte della terra,
e la terra fa parte di noi. I fiori profumati sono nostri
fratelli; il cervo, il cavallo, la grande aquila sono
nostri fratelli; le creste rocciose, le essenze dei prati,
il calore dei corpi dei cavalli e luomo, tutti
appartengono alla stessa famiglia.
Per questo, quando il Grande Capo Bianco di Washington ci
manda a dire che vuole acquistare la nostra terra, ci
chiede una grossa parte di noi. Il Grande Capo ci manda a
dire che ci riserverà uno spazio ove muoverci affinché
si possa vivere confortevolmente fra di noi. Egli sarà
nostro padre e noi saremo i suoi figli. Prenderemo,
dunque, in considerazione la vostra offerta, ma non sarà
facile accettarla.
Questa terra per noi è sacra.
Questacqua scintillante che scorre nei torrenti e
nei fiumi non è solamente acqua, per noi è qualcosa di
immensamente più significativo; è il sangue dei nostri
padri. Qualora acconsentissimo di vendervi le nostre
terre, dovrete ricordarvi che esse sono sacre, dovrete
insegnare ai vostri figli che si tratta di suolo sacro e
che ogni tremolante riflesso nellacqua limpida dei
laghi parla di eventi e di ricordi della vita del mio
popolo. Il mormorio dellacqua è la voce del padre
di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano
quando abbiamo sete, sostengono le nostre canoe, sfamano
i nostri figli. Se vi vendiamo le nostre terre, voi
dovete ricordare e insegnare ai vostri figli che i fiumi
sono nostri fratelli, e i vostri, fratelli e dovrete
provare per i fiumi lo stesso affetto che provereste nei
confronti di un fratello.
L'uomo rosso si è sempre ritirato davanti all'avanzata
dell'uomo bianco, come la rugiada sulle montagne si
ritira davanti al sole del mattino. Ma le ceneri dei
nostri padri sono sacre. Le loro tombe sono terreno sacro.
Noi sappiamo che luomo bianco non comprende il
nostro modo di pensare. Per lui una parte della terra è
uguale allaltra, perché egli è come uno straniero
che irrompe furtivo nel cuore della notte e carpisce alla
terra quel che più gli conviene. La terra non è suo
fratello, ma anzi un suo nemico e quando lha
conquistata va oltre. Abbandona la tomba dei suoi avi
alle sue spalle e ciò non lo turba. Toglie la terra ai
suoi figli, e ciò non lo turba. La tomba dei suoi avi,
il patrimonio dei suoi figli cadono nelloblio.
Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo come
cose che possono essere comprate, sfruttate, vendute come
si fa con le pecore o con le pietre preziose. La sua
ingordigia divorerà tutta la terra ed a lui non resterà
che il deserto.
Io non so. I nostri costumi sono diversi dai vostri. La
vista delle vostre città ferisce gli occhi dell'uomo
rosso. Ma forse ciò avviene perché l'uomo rosso è un
selvaggio e non può capire!
Non cè un posto tranquillo nelle città
delluomo bianco. Non esiste in esse un luogo ove
sia dato percepire lo schiudersi delle gemme a primavera,
o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse
ciò avviene perché io sono un selvaggio non posso
comprendere. Solo un assordante frastuono sembra giungere
alle orecchie e ferirne i timpani. E che gusto cè
a vivere se luomo non può ascoltare il grido
solitario del caprimulgo o il chiacchierio delle rane
attorno ad uno stagno? Io sono un pellirossa e non
comprendo. Lindiano preferisce il suono dolce del
vento che si slancia come una freccia sulla superficie
dello stagno, e lodore del vento stesso reso terso
dalla pioggia meridiana o profumata del pino.
Laria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte
le cose condividono lo stesso respiro. Luomo bianco
non sembra far caso allaria che respira e come un
individuo in preda ad una lenta agonia è insensibile ai
cattivi odori. Ma qualora vendessimo le nostre terre
dovreste ricordarvi che laria per noi è preziosa,
che laria condivide il suo soffio con tutto ciò
che essa fa vivere, che possiede lo stesso spirito della
vita che essa sostiene. Il vento che diede il primo alito
al nostro avo è lo stesso che raccolse il suo ultimo
respiro. E il vento deve dare anche ai nostri figli lo
spirito della vita. E qualora vi cedessimo le nostre
terre voi dovrete custodirle in modo particolare, e
considerarle come un luogo dove anche luomo bianco
può andare a gustarsi il vento che reca le fragranze del
prato.
Prenderemo in esame la vostra offerta di acquistare le
nostre terre. Ma qualora decidessimo di accettare tale
proposta io porrò una condizione: luomo bianco
dovrà rispettare gli animali che vivono su questa terra
come se fossero suoi fratelli.
Io sono un selvaggio e non conosco altro modo di vivere.
Ho visto migliaia di bisonti imputridire sulla prateria
abbandonati dalluomo bianco che gli aveva sparato
da un treno che passava. Io sono un selvaggio e non
comprendo come il "cavallo di ferro" fumante
possa essere più importante dei bisonti che noi
uccidiamo solo per sopravvivere.
Cosa sarebbe luomo senza gli animali? Se tutti gli
animali sparissero, luomo soccomberebbe in uno
stato di profonda solitudine. Poiché ciò che accade
agli animali prima o poi accade alluomo. Tutte le
cose sono collegate. Dovrete insegnare ai vostri figli
che il suolo che calpestano è fatto delle ceneri dei
nostri padri. Affinché i vostri figli rispettino questa
terra, dite loro che essa è arricchita dalle vite della
nostra gente. Insegnate ai vostri figli ciò che noi
abbiamo insegnato ai nostri: che la terra è la madre di
tutti noi. Tutto ciò che di buono accade alla terra,
accade anche ai figli della terra. Se gli uomini
sputassero sulla terra sputerebbero su se stessi.
Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che
appartiene alluomo ma è luomo che appartiene
alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono
collegate come i membri di una famiglia sono collegati da
un medesimo sangue. Tutte le cose sono collegate. Tutto
ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è
luomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne
è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo
fa a se stesso.
Importa poco dove spenderemo il resto dei nostri giorni.
l figli hanno visto i padri umiliati nella sconfitta. Ma
perché dovrei piangere la scomparsa del mio popolo? Gli
uomini vanno e vengono come le onde del mare. Lo stesso
uomo bianco, che dialoga con il suo Dio come da amico ad
amico, non può sottrarsi al destino comune. Dopo tutto,
forse, noi siamo fratelli. Vedremo.
Cè una cosa che noi sappiamo e che forse
luomo bianco scoprirà presto: il nostro Dio è il
suo stesso Dio. Voi forse pensate di possederlo adesso
come volete possedere le nostre terre; ma non lo potete.
Egli è il Dio degli uomini, e la sua misericordia è
uguale per tutti: tanto per luomo bianco quanto per
l'uomo rosso. Questa terra anche per lui è preziosa ed
il recar danno alla terra è come disprezzare il suo
Creatore. Così se noi vi venderemo la nostra terra,
amatela come l'abbiamo amata noi. Conservate in voi la
memoria della terra come essa era quando l'avete presa e
con tutta la vostra forza, con tutta la vostra capacità,
e con tutto il vostro cuore conservatela per i vostri
figli e amatela come Dio ci ama tutti. Anche i bianchi
spariranno; forse prima di tutte le altre tribù.
Contaminate i giacigli dei vostri focolari e una notte vi
ritroverete soffocati dai vostri stessi rifiuti. Ma
mentre morirete voi brillerete bruciati dalla forza dello
stesso dio che vi ha condotto qui.
Per un disegno particolare del fato siete giunti a questa
terra e ne siete divenuti i dominatori, così come avete
soggiogato l'uomo rosso. Questo destino è per noi un
mistero, perché non riusciamo più a comprendere quando
i bisonti vengono tutti massacrati, i cavalli selvaggi
domati, gli anfratti più segreti delle foreste invasi
dagli uomini, quando la vista delle colline in piena
fioritura è imbruttita dai fili che parlano.
Dovè finito il bosco? Scomparso.
Dovè finita laquila? Scomparsa.
E la fine della vita e linizio della
sopravvivenza.
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