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i diari dei viaggiatori diari namibia

 

LA NAMIBIA PIU' BELLA IN LIBERTA'

di Fefy

12 - 28 agosto 2006

 

DIARIO RIASSUNTIVO DI VIAGGIO IN NAMIBIA (AFRICA AUSTRALE)
PARTECIPANTI: MARINA, IVAN, STEVE, FEFY
A CURA DI FEFY

SABATO 12 AGOSTO: partiamo dall’aeroporto di Torino Caselle nel tardo pomeriggio e arriviamo a Francoforte per prendere il volo che ci porterà a Johannesburg dopo 10 ore e mezzo di viaggio notturno.

DOMENICA 13 AGOSTO: siamo arrivati all’aeroporto di Johannesburg in prima mattina. Dopo un’attesa di un paio d’ore abbiamo preso il volo per Windhoek la capitale della Namibia e siamo arrivati a destinazione piuttosto sfatti dal viaggio che alla fine in totale è durato quasi 20 ore tra attese e ore di volo. Al piccolo aeroporto della capitale abbiamo cambiato i soldi, studiato il programma di viaggio con il corrispondente della XENIA (agenzia toscana cui ci siamo appoggiati per acquistare il viaggio) e ci siamo diretti verso la città con l’auto noleggiata…guida a destra…Siamo arrivati alla Steiner Pension. E’ una pensione piccola ma molto graziosa e vicina al centro città. Dopo un paio d’ore di riposo abbiamo fatto un giro per Windhoek. E’ a 1650 m di altitudine, ma nonostante sia inverno il clima è mite. E’ la sede giudiziaria, legislativa e amministrativa del paese. Non mi ha trasmesso alcuna emozione sinceramente. Sarà la stanchezza? Bho, comunque l’ho trovata decisamente anonima.

LUNEDÌ 14 AGOSTO: Abbiamo iniziato a dirigerci verso sud, e ci siamo fermati a KEETMANSHOOP. Abbiamo ammirato un paesaggio mozzafiato dall’auto e siamo arrivati in questa cittadina che pare più un villaggio. E’ sede vescovile, fondata dai missionari tedeschi nel 1860, e fino al 2002 era retta da un vescovo italiano!! Monsignor Chiminello…Quanti struzzi e pecore lungo il percorso. Ci dicono che sono due animali importantissimi per l’economia del paese. In particolare le pecore sono le KARAKUL. La loro lana è molto pregiata (soprattutto quella dei cuccioli) e viene esportata in tutto il mondo, soprattutto in Europa. Si chiama lana SWAKARA. Ho letto che le pecore Karakul si sono guadagnate nel corso degli anni il soprannome di “Diamanti Neri”. A KEETMANSHOOP abbiamo alloggiato alla Bird’s NEST GUESTHOUSE, una piccola pensione gestita da un’anziana signora di chiara origine tedesca, molto bizzarra e molto “coloniale”. Il suo cane, Bambi era piccolo e grasso, molto goloso. La sera abbiamo cenato in un Pub praticamente vuoto. Abbiamo mangiato una bistecca che non si capiva bene di che animale fosse…Fa freddo di sera e dormiamo con il piumone! Ma di giorno si sta benissimo e caldo e secco.

MARTEDÌ 15 AGOSTO. Appena alzati (sempre prestissimo)ci siamo diretti verso il FISH RIVER CANYON che nelle guide è descritto come il corrispondente africano del GRAN CANYON americano. Un vero spettacolo della natura, qui più selvaggia e ostile che mai. Oltre che il punto panoramico più battuto del Fish RIVER CANION abbiamo scoperto un altro punto completamente isolato da tutto. Siamo stati a lungo qui. Eravamo solo noi quattro e intorno l’immenso CANYON. La sera abbiamo alloggiato in una struttura deliziosa, ma davvero bizzarra. Tutte le cose erano fatte con pezzi di ricambio per auto e moto, pezzi di meccanica, dallo sgabello ai tavoli al porta asciugamani… fantastico e simpaticissimo. Aveva una sua magia. Bellissimo senza essere opulento o fuori luogo rispetto l’ambiente circostante. Si chiama Canyon Road House. Possiede circa 8 camere in totale e all’interno c’e’ un ristorante molto bizzarro e caldo.

MERCOLEDÌ 16 E GIOVEDÌ 17 AGOSTO. Ci siamo alzati molto presto e ci siamo diretti verso il deserto del NAMIB. Un caldo intenso ed una strada davvero difficile e interminabile ci ha sfiniti. Così, arrivati al BETESDA REST CAMP abbiamo fatto una breve passeggiata al tramonto prima di cena e siamo poi andati a dormire prestissimo. Il Betesda Rest Camp è una struttura molto estesa orizzontalmente. Abbiamo anche mangiato li’…anche perché intorno, tutto intorno c’e’ il nulla: deserto deserto deserto. Purtroppo ho scoperto che il deserto del Namib è il luogo naturale degli scarafaggi. Quanti! Uno schifo insopportabile. Peccato, è l’unica cosa che mi fa andare in panico! n questi due giorni in cui siamo stati nel deserto (all’interno del NAMIB NAUKFLUT-PARK) siamo andati nello spettacolare SOSSUSVLEI, dove ci sono le più alte dune del mondo. Un paesaggio davvero da brivido. E’ la terza volta che vede il deserto africano, ma non ho mai visto niente di simile. Dune altissime di sabbia gialla e aranciata domina il deserto dall’alto delle loro vette! Ci siamo lanciati nella scalata della DUNA 45, la duna più fotografata del mondo. Il vento soffiava forte e alzava la sabbia. Più si andava verso la vetta e più la forza del vento si intensificava. Purtroppo la presenza degli scarafaggi mi ha fatto desistere. Marina e Steve hanno continuato io e Ivan siamo discesi. i siamo fermati tutta la giornata a SOSSUSVLEI, tra le dune immense. Un uomo correva sulla vetta di una di esse, urlando e alzando le braccia al cielo. Uno spettacolo meraviglioso vedere dal basso quest’uomo che sulla duna altissima tirava fuori tutta la sua gioia e la sua energia interiore. Di tanto in tanto prendeva manciate di sabbia e le gettava in aria. Sembrava dopato di emozioni forti, fortissime. Verso tardo pomeriggio, quando il sole è calato le dune hanno assunto un colore aranciato, caldissimo, stupendo, da scaldarti davvero il cuore di commozione.

VENERDÌ 18 AGOSTO. Dal Namib Desert il nostro itinerario è proseguito verso Swakopmund. Abbiamo attraversato un paesaggio desertico con infinite distese di licheni e siamo passati attraverso il paesaggio lunare della valle del fiume Swakop e attraverso la piana delle WELWITSCHIA MIRABILIS, che è una pianta davvero straordinaria data la sua longevità sorprendente (migliaia di anni!). Un fenomeno della natura davvero pazzesco. Verso il tramonto dopo un viaggio interminabile (oggi le strade erano davvero pessime) siamo giunti a SWAKOPMUND. Abbiamo alloggiato in un albergo molto confortevole e pulito, L’INTERMEZZO GUEST HOUSE. E’ gestito da uno strano uomo, molto bizzarro e vagamente inquietante, appassionato di uccelli. Anche lui sembra un grosso gufo. Ci ha mandati a mangiare in un bellissimo ristorante che però era davvero schifosamente coloniale. Si mangiava davvero bene e c’era una cameriera eccezionale, il cui viso dolcissimo e pieno di dignità mi è rimasto nel cuore. Si chiama Mesele. ’ stato molto triste vedere fuori dalla nostra guest house e fuori da tanti locali, questi poveri ragazzi di colore infreddoliti che fungono da guardie, ma che piu’che umani paiono proprio cani da guardia. Tutto questo mi fa sentire a disagio e mi mette una grande tristezza nel cuore. In fondo non ci vorrebbe molto a dare a questa gente un minimo di comodità in pi per svolgere questo lavoro…Che gran tristezza….

SABATO 19 AGOSTO. Abbiamo dedicato la giornata alla visita della città nel pomeriggio e di Walvis Bay nella mattinata. La laguna di Walvis Bay è ricca di uccelli acquatici e di fenicotteri. E’ il maggior porto della Namibia per l’importazione dei prodotti industriali e per l’esportazione del rame, del piombo e dell’uranio. Ma soprattutto è importante per la pesca oceanica e per l’estrazione del salgemma e la raccolta del guano per la fabbricazione di fertilizzanti. Sulla lunghissima spiaggia di Walvis Bay c’era una foca anziana che dormiva sulla riva. Abbiamo fatto una conoscenza molto interessante, un ragazzo Namibiano, anche lui turista . Abbiamo fatto due chiacchiere con lui e ci siamo scambiati gli indirizzi. Ci ha detto di lavorare alle Nazioni Unite e di far parte dell’etnia degli OWAMBO (che è l’etnia che possiede il maggior numero di seggi nel loro parlamento. La Namibia è una Democrazia Presidenziale). Nel pomeriggio siamo stati a SWAKOPMUND che pare davvero una piccola città della Baviera. Infatti nel cuore di un nulla (il deserto qui si perde nell’oceano), esteso per centinaia di chilometri, compare inaspettato questo immacolato villaggio tedesco, con le sue case dai tetti appuntiti, a graticcio o in stile Jugendstil e le scritte in tedesco sono spesso in caratteri gotici. Ci sono persino pasticcerie tedesche….La cosa più straordinaria è senz’altro l’affascinante vicinanza di mare e deserto, la loro fusione , che ti infonde una grande sensazione di libertà. Oggi siamo stati anche a lungo sulla spiaggia oceanica, proprio per assaporare questa fusione , questo perdersi del deserto direttamente nell’oceano (questa costa è chiamata anche per questo Skeleton COAST, proprio perché qui le navi che finalmente dopo lunghi giorni di viaggio pensavano di aver trovato finalmente la terra e un approdo per salvarsi, trovavano invece il deserto, e quindi la morte sicura. Le loro navi si insabbiavano e loro non aveva più via di scampo. C’e una parte di questa costa, molto più a nord, in cui si vedono questi scheletri di navi di tanti anni fa.

DOMENICA 20 AGOSTO. Questa mattina siamo partiti alla volta di Cape Cross per poi spingerci nella regione del DARMALAND. Il promontorio di Cape Cross è famoso sia per essere stato il primo approdo nel 1486 dei portoghesi guidati da Diego Cao, sia per essere da secoli il naturale habitat della più grande comunità di foche del mondo. Purtroppo anche qui c’è la mattanza. E’ sbalorditivo vedere questa distesa di foche . Tantissime. Il fetore era insopportabile. Nel pomeriggio siamo andati verso il DARMALAND, la cui capitale è KHORIXAS. La strada era tremenda, tutta dossi e pietroline. Fare più di 500 km cosi è stato davvero sfinente. Siamo andati a visitare TWYFELFONTEIN, uno spettacolare massiccio montano, in cui si trovano le traccie dell’arte rupestre risalente a migliaia di anni fa e ancora ben conservate.
Prima di andare a TWYFELFONTEIN, siamo passati da VIS a fare benzina. Dopo interminabili chilometri finalmente eccoci arrivati a Khorixas. E’ già buio, siamo proprio arrivati al pelo! Alloggiamo all’IGOWATILODGE. Tristissimo anche e soprattutto per lo spettacolo folcloristico ad uso e consumo dei turisti.

LUNEDI 21 AGOSTO. Siamo diretti a OPUWO, dopo circa 400 km da Khorixas. Lungo il percorso abbiamo bucato e cambiare il pneumatico a quel tipo di auto è stata un’impresa. Oggi è stato un giorno completamente dedicato allo spostamento, lunghissimo e noioso su strade pazzesche. Solo stamattina abbiamo visto “La Foresta Pietrificata”, un fenomeno molto interessante. desso siamo a OPUWO in un campo tenda stupendo in mezzo al nulla. Molto suggestivo. Abbiamo cenato vicino al fuoco a lume di lanterne.

MARTEDI’ 22 AGOSTO. Oggi abbiamo visitato con il permesso del capo tribù una tribù HIMBA, un villaggio HIMBA. Gli occhi, i sorrisi di quei bambini meravigliosi che vivono in maniera cosi diversa e lontana da noi mi sono rimasti nel cuore. Gli Himba vivono qui, a nord-ovest nel Kookoveld. E’ l’etnia più particolare. Sono pastori seminomadi che ancora oggi vivono in capanne di fango. Le donne non coprono il seno e si cospargono il corpo ed i capelli con una miscela di grasso e polvere di roccia rossa. Un piccolo popolo incredibile

MERCOLEDI’ 23 AGOSTO Questa notte è stata una notte un po’ da incubo. Non ho quasi chiuso occhi . Ho dormito male per la prima volta in vita mia ho sentito il verso da brivido degli sciacalli. Mi è venuta la pelle d’oca. Però nonostante la paura è stato anche suggestivo…Questa mattina ci hanno cambiato l’auto perché la nostra è ormai pericolosa perché si è rovinata la ganascia di un freno. Siamo stati davvero bene al MOPANE TEND CAMP. Due splendidi ragazzi si sono prodigati per farci stare davvero bene. Adesso siamo giunti, dopo circa 270 Km di sterrato (un po’ meno insopportabile degli scorsi giorni) al TOKO LODGE. Abbiamo comprato cibo al supermercato de una città tristissima chiamata KAMANJAB e abbiamo pranzato all’aperto. Dopo pranzo ci siamo goduti un po’ di questo posto e poi saputo che c’erano delle giraffe che giravano allo stato brado siamo andate a vederle. Stupende, ma così timide e impaurite che appena ci hanno visto si sono allontanate.

GIOVEDI’ 24 AGOSTO. Oggi siamo diretti verso l’ETHOSHA NATIONAL PARK. Proprio nel centro nord della Namibia. Da Kamanjab andremo a OUTJO e poi a OKAUKUEJO, dove c’è l’entrata del parco. Saremo nel pieno centro nord e dormiremo poi proprio nel parco, in mezzo agli animali. ..L’Etosha National Park fu istituito nel 1907 dal governo tedesco. In origine misurava 90000 Kmq e invece dal 1975 ne misura solo più 22.912. Oggi è stata una giornata straordinaria. Siamo giunti a OKAUKUEJO da KAMANJAB percorrendo finalmente una strada asfaltata. A OKAUKUEJO abbiamo preso possesso dei nostri lodge e siamo subito andati a vedere la pozza d’acqua dove ci sono tutti gli animali che vanno ad abbeverarsi. Ho visto per la prima volta in vita mia gli elefanti, le giraffe, le zebre ed i rinoceronti allo stato brado. Tutta la vista di questi animali ci ha emozionato moltissimo. Nel tardo pomeriggio abbiamo iniziato a fare del safari in auto ed abbiamo anche avvistato una leonessa con i suoi cuccioli. Un Emozione indimenticabile. La sera quando alla pozza d’acqua abbiamo avvistato dei rinoceronti l’atmosfera sembrava davvero surreale.

VENERDI’ 25 AGOSTO. Ci siamo alzati molto presto e siamo andati subito a fare safari nel parco. Abbiamo avvistato diversi animali e siamo andati anche all’Etosha Pan (una distesa di sale all’interno del parco). Il paesaggio di Etosha è molto vario. Ci sono zone di fitta foresta, aree di Savana, pianure sconfinate e poi immense distese di cespugli spinosi più appunto l’Etosha Pan, un deserto salino di circa 5000 Kmq. Nell’Etosha non ci sono fiumi o corsi d’acqua perenni, ma durante la stagione delle piogge si creano numeroso ruscelli che sfociano nell’Etosha Pan, il quale raccoglie l’acqua e la conserva per diversi mesi, trasformandosi in un vero e proprio lago. Nel resto dell’anno, durante la stagione secca, quindi adesso, una grande varietà di animali si trova vicino alle pozze d’acqua del parco, quindi è questo il periodo migliore per avvistarli. Personalmente ho trovato bellissime le giraffe, così eleganti e bizzarre. Oggi abbiamo avvistato da vicino anche un leone ed una leonessa.

SABATO 26 AGOSTO. Questa mattina presto siamo diretti alla volta di Moun Etjo per fare un altro safari, l’ultimo e poi dormire al Mount Etjo Safari Lodge. Dall’Etosha infatti ci siamo diretti verso sud. Partendo da OKAUKUEJO verso sud e dopo circa 200 km abbiamo deviato a destra sulla Dirty Road D2483. Prima purtroppo siamo stati fermati dalla polizia che ci ha fatto una multa perche’ io e Marina dietro non avevamo la cintura…Siamo giunti così al Mount Etjo SAFARI LODGE.. Possiede 22000 ettari di parco con numerose specie animali protette. Da Kalkfeld partiva un attrezzato mezzo per fare il Safari. Abbiamo visto in una paesaggio molto vario diversi tipi di animali. Anche molti struzzi e di nuovo quelle strane davvero strane creature che sono i rinoceronti ma questi erano rinoceronti bianchi. Sembrano davvero degli animali preistorici. Straordinari La sera abbiamo alloggiato appunti in questo Mount Etjo Safari Lodge, dove abbiamo fatto una cena buonissima intorno al fuoco. L’ambiente è un po’ coloniale però…tutto questo colonialismo sta iniziando un po’ a stancarmi. (Nonostante qui davvero abbia visto molta ricchezza in entrambi i versanti: non oso immaginare cosa debba essere in altri stati africani…).

DOMENICA 27 AGOSTO. Siamo diretti all’aeroporto di Windhoek. Stamattina presto dopo colazione ho visto una famigliola di ippopotami. Che buffi che sono che animali strani. Mi fanno tanta simpatia! Il piccolo povera straordinario, con tutte quelle pieghe sulla pelle come hanno i bambini piccoli…Da qui all’aeroporto abbiamo percorso circa 250 Km. L’imbarco è alle 12.50. Arriviamo a Johannesburg alle 15.45 e dopo tre ore in Aeroporto alle 19 abbiamo il volo per Francoforte.

LUNEDI’ 28 AGOSTO. Eccoci Arrivati….sono le 11 circa. Da Francoforte, belli sfatti, dopo poco abbiamo avuto avuto la coincidenza per Torino Caselle. amo stanchi, ma ne è valsa davvero la pena. La Namibia è un paese meraviglioso e visitarlo è davvero sicuro. Bisogna aver solo quella ventina di giorni a disposizione o poco meno, perché appunto il viaggio è lungo, e gli spostamenti sono lunghi da un posto all’altro. Questa è la stagione migliore per visitare la Namibia, percui se posso darvi un consiglio andateci nella nostra estate, perché andare quando da noi è inverno e da loro è estate voi precluderebbe la visita di un sacco di posti.

Spero di esservi stata utile. Ciao. Fefy

 

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